Prima di conoscere Sèlim, al suo arrivo qui in Italia, abbiamo comunicato giusto un paio di volte via web, non ha voluto usare una video chiamata e noi abbiamo rispettato questa sua decisione. Ovviamente ci siamo fatti una idea su di lui tramite il suo dossier e le sue fotografie che tra l’altro non erano aggiornate, poi abbiamo capito che non gli piaceva essere fotografato cosi ho fatto molta fatica a strappargli qualche foto quando lui era qui con noi per fare un album da regalargli di cui poi era felice… Lo immaginavamo timido e introverso e il nostro timore era di non riuscire a dialogare con lui oppure di non trovare delle attività di suo interesse dopo la scuola. Solo sulla musica eravamo certi, in effetti cosi è stato: nostro figlio Chidzahi ( partito per la Spagna anche lui nel programma trimestrale) suona il piano e ne ha uno in camera sua cosi Sèlim ha trovato qualcosa di importante per lui e sentirlo suonare è stato un vero dialogo… E andato subito d’accordo con Giovanni , nostro figlio, un anno minore di lui , ed e’ stato un giovamento reciproco.

E non era timido!  Anzi era molto socievole, deciso nelle sue scelte ( da poco diventato vegetariano),amante del cibo sano e gli piaceva molto scendere in cucina prima della cena per aiutare a cucinare e fare conversazione. E’ un ragazzo molto maturo per la sua età e indipendente e non c’è voluto molto a fidarci di lui.

Forse l’unica difficoltà che abbiamo avuto era il fatto che lui non capiva come mai noi avessimo la colazione già pronta per i nostri figli al mattino, prima di andare ad scuola… alla fine si e’ arreso e ha accettato questo fatto (penso  che alla fine  gradisse…! boh!) Anche perché una volta abbiamo provato a fare come diceva lui, non fare niente al mattino e avrebbero preparato i ragazzi da soli, ma poi abbiamo visto che erano partiti senza colazione perché non avevano avuto il tempo di farla e allora siamo tornati alla nostra abitudine.

La sua prima scelta non era stata l’ Italia , e non era cosi contento di essere qui al suo arrivo, ma la scuola, gli amici , il sole, le montagne e in genere l’ Italia e noi, mezzi italiani, mezzi messicani ( ha imparato a mangiare peperoncino!) lo hanno conquistato e avrebbe voluto con tutto il cuore rimanere tutto l’anno scolastico qui con noi… mi si è spezzato il cuore quando l’ ho visto triste perché doveva andare via, avrei voluto che rimanesse ancora un po’ di più con noi.

Se consiglio di ospitare ragazzi stranieri a casa? Be’ direi di si. Anche se può essere difficile, vale la pena di fare l’esperienza per un futuro più condiviso.

Ora torna a trovarci, torna nelle vacanze di Carnevale a rivedere amici e famiglia!

Erèndira e Marco

 


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