Già pensare agli ulivi che crescono ai piedi della Val D’Aosta è abbastanza antincovenzionale, ma se poi ci aggiungiamo che alla raccolta partecipano studenti asiatici e sudamericani, allora abbiamo veramente superato il limite dell’immaginazione. Ma con Intercultura succedono sempre delle cose inaspettate!

Strumenti per la raccoltaE così sabato 29 ottobre, in una fresca mattinata autunnale, tra le dolci colline di Settimo Vittone si è potuto vedere l’insolto spettacolo di quattro ragazzi stranieri che armati di rastrellini si davano da fare per far cadere le olive sui teli che avevano disposto a terra.

Il lavoro è proseguito tutto il giorno, ma all’ora di pranzo il tepore del sole ci ha consentito di fare un bel pic-nic all’aperto. picnic dopo la raccolta

La raccolta delle olive è continuata nel pomeriggio … troppo bello ritrovarsi tutti insieme raccogliendo olive e chiaccherando di stili di vita, dell’atteggiamento delle persone nei confronti degli stranieri, di Intercultura …

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Questo lavoro all’aria aperta ha fatto nascere spontamente momenti di riflessione e di confronto, una vera e propria conferenza naturale e spontanea, un’altra occasione per confrontarsi nel vero spirito interculturale.

Per completare la giornata, visita al frantoio comunale dove le olive vengono defogliate, lavate, trasformate in pasta che successivamente viene suddivisa nei tre elementi che la compongono (acqua, sansa e olio extravergine di olive). ed ecco qui il prodotto finale, che abbiano potuto degustare direttamente in frantoio.

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Un grazie agli amici del Molino Lingarda e alle famiglie ospitanti di ieri e di oggi che hanno reso possibile questa bella esperienza.

 


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