Un’altra nostra ex presidente si presenta : Cathy Linsenmayer
Quando in famiglia alla fine del 2001 abbiamo saputo di un’organizzazione ad Ivrea che si occupava di scambi studenteschi abbiamo subito chiamato uno dei referenti, Renata Gallo (che poi ho saputo essere stata presidente del gruppo a lungo) per capirne di più. Subito dopo la nostra chiacchierata, abbiamo fatto domanda per ospitare un ragazzo straniero e a fine estate 2002 è arrivato il nostro “figlio australiano” Josh. Sono poi arrivati Shuichi dal Giappone ed altri nel corso degli anni successivi.
In realtà, non ero nuova al mondo degli scambi culturali. Ai tempi del liceo, avevo acquisito una “sorella danese” che ha vissuto con la nostra famiglia per un anno e successivamente una “sorella francese” durante il mio anno in Francia come exchange student. Non era soltanto un momento bello e formativo, ma ha creato legami che sussistono ancora oggi.
Di nuovo, da grande, volevo condividere con la mia famiglia un’esperienza simile.
Con la partenza di Josh (tra tante lacrime!) ho pensato di tenere un piede nel mondo degli scambi culturali diventando volontaria per il Centro Locale Intercultura di Ivrea e Canavese. Per il primo anno, ero contenta di aiutare come potevo anche perché conoscevo ancora molto poco dell’organizzazione e le tante attività che facevano ogni anno, ma poi…..!
Nel 2004 mi hanno chiesto se ero disponibile a diventare presidente del Centro Locale, dicendo, “tanto, si tratta solo di fare due telefonate e qualche riunione, ma noi ci saremo sempre per darti una mano se serve”. Era vero, verissimo, che erano sempre li a dare una mano e ad aiutare con entusiasmo in tutti i modi! Ma le “due telefonate e qualche riunione” erano in realtà un adottare uno stile di vita interculturale. Stile di vita che vivevo insieme a tanti nuovi amici, volontari, famiglie e studenti che erano coinvolti in Intercultura.
Ho ricoperto il ruolo di presidente per 5 anni durante i quali ho dedicato tanto tempo, anima e cuore nella mission di portare pace nel mondo attraverso gli scambi. Scambi che, alla base, erano (e sono tuttora) un modo di divulgare la comprensione e l’accettazione di altre persone, culture – ma anche di se stessi – attraverso il dialogo e l’apertura a nuove esperienze, culture e costumi.
Quei 5 anni hanno portato tanta crescita e tanta soddisfazione!
Il nostro centro locale di Ivrea e Canavese in quegli anni ha acquisito nuovi volontari che hanno permesso una crescita sia nel numero di famiglie che ospitavano gli studenti stranieri (un anno siamo arrivati ad ospitarne 14!) che nel numero di studenti italiani accettati per programmi scolastici all’estero (sono partiti sempre tra 15 e 18 ragazzi ogni anno).
È aumentata la collaborazione con le scuole, con una maggiore accoglienza degli studenti stranieri e apertura verso una maggiore presentazione nei vari istituti di tutte le nostre iniziative. Una scuola ci ha anche invitato a partecipare a qualche giornata di “autogestione”, e per la prima volta Intercultura è stata inserita nel POF (Piano Offerta Formazione) di alcune scuole della nostra zona.
Abbiamo aumentato anche la visibilità del centro locale sul territorio, partecipando ad iniziative come la Fiera della Parola a Villa Casana e la Festa del Lago di Cascinette, collaborando con Lettera 22 nell’ospitare ragazzi venuti a giocare nel torneo “Canestri senza Reti” e con Rosse Torri per la rassegna di film in inglese “Gli Sdoppiati”.
Sono stati anni in cui la stampa parlava spesso di noi, abbiamo lanciato il sito web (www.intercultura-ivrea.org) e avevamo un piccolo ufficio nell’atrio della Serra (bei tempi in cui la Serra era ancora aperta e piena di attività!).
Due aziende – l’AEG e la Banca del Canavese – hanno appoggiato la nostra mission fornendo per qualche anno delle borse di studio per gli studenti canavesani partecipanti ai programmi scolastici.
Poi, c’è stata la Cina!
Ero presidente del centro locale negli anni di grande apertura verso la Cina da parte di Intercultura (e non solo). Con l’esperienza dei primi scambi scolastici, siamo stati invitati a partecipare ad una settimana di attività organizzata al liceo Gramsci. “Pianeta Cina”, ed una giornata analoga al liceo Botta. L’ufficio nazionale di Intercultura ci ha chiesto di ospitare ad Ivrea per qualche giorno una importante delegazione AFS cinese venuta per conoscere l’Italia e le nostre scuole.
Visto il coinvolgimento attivo del centro locale nell’espansione dei programmi verso l’oriente, la sede nazionale mi ha chiesto di far parte di una Task Force dedicata alla creazione di manuali formativi per le famiglie partecipanti ai programmi con la Cina. Ho avuto anche l’onore di far parte del primo scambio per volontari AFS/Intercultura fra i due paesi!
I 5 anni della presidenza sono passati in un batter d’occhio!
Il centro locale è cresciuto molto in quegli anni, grazie al patrimonio organizzativo che ho ereditato e alla grandissima volontà di tutti di fare un bel lavoro di squadra.
Ma ho vissuto anch’io una crescita personale importante. Chi avrebbe mai detto che sarei stata in grado di gestire tanti volontari, tante attività, e ad imparare a parlare in pubblico senza trepidazione!
Come dice il detto africano, “ci vuole un villaggio”. E il centro locale di Ivrea e Canavese era – e continua ad essere – un bellissimo villaggio.
Cathy Linsenmayer
(presidente da 2004/05 a 2008/09)