ore 08.30 | Ritrovo Pifferi e Tamburi in piazza di Città |
ore 09.00 | Uscita dei Pifferi e Tamburi: marcia di apertura del Carnevale 2017 nelle vie del centro cittadino piazza di Città, via Palestro, piazza Balla, corso Massimo d’Azeglio, Chiesa San Lorenzo, corso Massimo D’Azeglio, piazza Balla, via Palestro, via Arduino, piazza Gioberti, via Guarnotta, Ponte Vecchio, via Gozzano, piazza Lamarmora, via C. Olivetti, via Di Vittorio, Stazione ferroviaria, corso Nigra, corso Cavour, piazza di Città. |
ore 12.00 | Investitura ufficiale del Generale 2017 in piazza di Città, Androne del Palazzo Municipale |
ore 14.00 | Saluto dei Credendari al Magnifico Podestà alla presenza dei Gruppi Storici in piazza di Città. Cerimonia del Sale e del Pane. Partenza del Corteo del Gruppo Storico I Credendari verso la Cappella dei Tre Re al Monte Stella. |
ore 14.40 | Arrivo dei Credendari e del Podestà alla Cappella dei Tre Re |
ore 15.35 | Partenza del corteo dei Credendari e del Podestà con i Pifferi e Tamburi da piazza Ottinetti e arrivo in Duomo via Palestro, via Arduino, via IV Martiri (via Palma), via delle Torri, piazza Castello. |
ore 16.00 | Santa Messa in Duomo alla presenza delle Autorità Cittadine, del Generale 2017 e di tutte le Componenti dello Storico Carnevale e Cerimonia dei Ceri: il Magnifico Podestà, accompagnato dal suo seguito e dal Gruppo Storico I Credendari, fa dono a Monsignor Vescovo del cero votivo per invocare la protezione della Madonna sulla Città (una cerimonia antica che si svolgeva nella Cappella dei Tre Re sul Monte Stella, edificata intorno all’anno 1220 su consiglio di San Francesco d’Assisi). |
Il Cile di Gaia
Gaia ha trascorso sei mesi in Cile. Ecco che cosa ci scrive della sua esperienza:
Com’è il Cile?
È la domanda che mi fanno tutti..
Difficile da dire, così, in due parole.
Forse impossibile spiegare com’è davvero il Cile, ma non mi stancherò mai di parlarne.
Il Cile per me sono tutte le persone che ho conosciuto, che mi hanno voluto bene, che mi hanno abbracciata quando mi vedevano triste, o spaventata, che mi hanno trattata come una vera amica, e non come una persona di passaggio, che mi hanno aperto le loro case, con cui ho condiviso le giornate.. Il Cile per me è il cielo di Santiago, sempre coperto dallo smog, ma bellissimo e immenso quando è sereno. È la catena delle Ande, che sembra abbracciare la città; sono i parchi immensi, i grattacieli, le baracche, il traffico, le signore che vendono piatti tipici sedute sui marciapiedi.. Per me il Cile è la voglia di ballare, di far festa, di visitare posti nuovi, o semplicemente di fare una passeggiata con qualcuno.
Il Cile è la mia scuola, i professori che mi abbracciano tutte le mattine, l’uniforme, le lezioni di ballo pascuense, il prato sul quale pranzavamo, la felicità dei ragazzi, anche alle 8 di mattina, il rapporto con i loro insegnanti, la cerimonia di fine anno, le preghiere la mattina.
Per me è anche la Patagonia, il vento di Punta Arenas, i pinguini, il ghiaccio, il cielo rosso fuoco.. Il deserto, i mille colori, che non pensavo potessero esistere in un solo paesaggio, il sole, i lama, gli indigeni, la polvere.. È Valparaiso e le sue case colorate, le onde dell’oceano, i murales, la primavera..
Per me il Cile è la mia famiglia, l’amore che ho ricevuto, e che ho imparato a dare.
Per me il Cile è casa mia, a 13.000 km dalla mia casa